venerdì 29 aprile 2016

BREATH

Perdo i confini. Mi sciolgo nell'inafferrabile inconsistenza dell'assenza di materia. Galleggio. Il limbo cosmico della sospensione mi divora i pensieri. Solo il cuore continua a pulsare, sicuro nella sua purezza, stabile e perfetto centro del mio essere. 
Sento e sono, esisto nei sensi. Assisto al risveglio dell'istinto primordiale, attingo energia dal più antico e profondo dei vulcani. Una vecchia saggezza riabita il mio corpo, sacra dimora terrena della mia anima. Mi affido alle vibrazioni più gravi e forti che nascono dal ventre per propagarsi in ogni atomo, il suolo trema sotto ogni mio passo. 

Una luce risplende ad ogni angolo del reale. Bellezza inattesa a perdita d'occhio.


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