venerdì 29 aprile 2016

BREATH

Perdo i confini. Mi sciolgo nell'inafferrabile inconsistenza dell'assenza di materia. Galleggio. Il limbo cosmico della sospensione mi divora i pensieri. Solo il cuore continua a pulsare, sicuro nella sua purezza, stabile e perfetto centro del mio essere. 
Sento e sono, esisto nei sensi. Assisto al risveglio dell'istinto primordiale, attingo energia dal più antico e profondo dei vulcani. Una vecchia saggezza riabita il mio corpo, sacra dimora terrena della mia anima. Mi affido alle vibrazioni più gravi e forti che nascono dal ventre per propagarsi in ogni atomo, il suolo trema sotto ogni mio passo. 

Una luce risplende ad ogni angolo del reale. Bellezza inattesa a perdita d'occhio.


martedì 15 marzo 2016

RESET

1 gennaio 2016

Dicono che nell'occhio del ciclone regni una pace inattesa. Una sospensione inusuale. Lo Spazio ed il Tempo cessano di esistere lasciando il posto al Vuoto creatore. Staticità generatrice di movimento. Il Nulla che precede e sottende il Tutto.
L'Abbandono risulta essere essenziale al ritrovamento di quanto si credeva perduto. 
E' nel più arido dei deserti che incontro il volto di Dio. Silenzio e vastità a perdita d'occhio.

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tuoi occhi sono la chiave di connessione con il tuo deserto, il tuo spazio vuoto, il limbo cosmico che tutto permea e tutto anticipa, la luce post atomica a cui tutto ritorna.
Gli occhi, chiave per l'Infinito di Pace.


martedì 16 febbraio 2016

SWITCH ME ON

- from a not well defined past -

Agisci sui miei centri nervosi stimolando canali paralleli e controversi. Provo a drizzare le orecchie e annuso l’aria carica di elettricità in cerca di un segnale. Ma niente. Senza alcun avvertimento arrivi come un flash, rapido ed improvviso. Attraversi la mente e ti espandi ad eco dentro il corpo. Io rispondo con un sussulto. Riempiendo ogni spazio raggiungi presto la superficie, vestendomi di brividi.
Sei il generatore del mosaico dei sensi. Senza sforzo abbassi la leva e le lampadine che pendono stanche dal soffitto si accendono all’unisono, con un boato. E’ uno squarcio nel buio che fa male agli occhi. Uso le mani per coprirmi, ma il bagliore sa passare tra le dita, mi cerca e mi trova ugualmente. Accecandomi.

E torno nel buio.

lunedì 4 gennaio 2016

STAY

Infinito. Da esso veniamo e ad esso tendiamo, prima di noi e dopo di noi, nel circolare cosmico susseguirsi delle Ere, dei millenni, nel passaggio da generazione in generazione fino al più piccolo degli istanti. Nel perpetuo scorrere della trasformazione. Non più nascita e morte, ma interminabile fluire, nel cambio delle forme e dei materiali, invariato nella sua Essenza. 

Solo fermandomi riesco a percepirne il movimento, puntando il compasso e restando nel  mio centro, equidistante da ogni punto lontano dell'orizzonte. Sintesi perfetta di tutti i vettori che non li esclude, bensì li comprende e somma, nell'annullamento delle forze, tendendo all'equilibrio. 

Due corpi in attrazione generatori di nuove possibilità e spazi da esplorare.