sabato 28 novembre 2015

FAKE

Visioni.
Immagini in sequenza scoordinata, dimentiche di ogni già nota forma di logica. Un loop inesorabile si rincorre nella testa, inseguendo i pensieri, sbiadendo il sonno e amalgamandosi con esso. Le luci sono a tratti accecanti, tanto da poter pensare di non aver mai visto così bene prima. Eppure il messaggio appare distorto, corroso dal falso luccichio della bramosia. Una miriade di frammenti del medesimo specchio giace sparsa sul terreno, riflettendo la luce intermittente dell'insegna al neon del tuo baracchino ricolmo di amore in svendita. Richiami a caro prezzo per stupide allodole.
Mi aggiro tra le paludi metropolitane incontrando il mio pallido riflesso sulla superficie sudicia delle pozzanghere. Il tanfo della paura si mischia al mio buono profumo speziato da quattro soldi. 
Vorrei un'esplosione colossale, anelo una silenziosa denotazione che faccia brillare ogni cosa. Anche te.

Magritte, Il falso specchio. 1928.

mercoledì 18 novembre 2015

GRANDI ONDE BLU

Annaspi.
Ti agiti nella paura di annegare. Il mare intorno è profondo. Scuro. Agitato. Le onde sanno leggerti dentro, specchio che danza il tuo terrore. E' tutto a misura. Riesci a vedere?

Penetra acqua da ogni tua cicatrice. Diventi pesante. Sempre più pesante. Il mare presto ti inghiottirà. Riesci a capire?
Vorrei appoggiare di nuovo le labbra su quei segni nella pelle, succhiare per estrarne il veleno. Ma la lotta è tua. Soltanto tua. E non mi è concesso presenziare.

Abito i miei lidi, quelle terre su cui un giorno scegliesti di approdare. Percorro a piedi nudi le stanze vuote che hai abitato anche tu, entrando come un vortice splendente. Ora già manchi, e mi chiedo se sei mai esistito. Unica traccia del tuo passaggio, il tuo profumo che si mescola con il mio. Riesci a sentire?


Ssshhh. Non fare rumore. Si sveglierà.