giovedì 31 gennaio 2013

CHIEDO QUANDO, DIMMI ADESSO

Freddo.
La solita luce sterile e gialla del lampione penetra nella stanza filtrando dai buchi della persiana. Mi giro e mi rigiro nel letto, ignorando la sveglia.
So che non arriverò in orario al lavoro. Ho deciso di non preoccuparmene.
Mentre cerco di riaddormentarmi per guadagnare dieci minuti di preziosissimo sonno, passo in rassegna le scuse per motivare il mio ritardo. Sembrano una più plausibile dell'altra. Credo che sceglierò la più teatrale. L'importante è non esagerare nello snocciolarne i particolari.

Mi sento stanca. Fiacca. Appesantita. Non ne posso più di questa cornice, di questo habitat con il suo sottobosco di ansie ed orologi da controllare, doveri a cui rispondere prontamente con un , persone che pensano di essere l'epicentro di ogni minimo ed impercettibile smottamento sismico, tanto incentrate a guardarsi la punta delle proprie scarpe o a navigare nel mare della propria merda autoprodotta da non essere neanche in grado di rendersi conto che le loro mancanze emotive e sociali, evidenti sintomi di uno smodato amor proprio condito da alte dosi di malcelata anaffettività, vengono ben recepite dallo stronzo di turno che si trova loro di fronte. Non colpiscono forte in viso, ma scavano, si annidano, e sedimentano. La comunicazione è talmente interrotta che si potrebbe anche rispondere leggendo l'elenco telefonico. Non cambierebbe nulla ugualmente.


Le chiome degli alberi sono così carichi di noia da intasare il cielo, senza lasciar filtrare neanche il più pallido raggio di sole.
Tu sei a chilometri di distanza, e collezionare istanti di calda felicità elemosinando sporadici weekend di libero respiro inizia ad essere un gioco che non ci diverte più.

- Alzati ed esci, è tardi.
- Quando?
- Adesso.

martedì 15 gennaio 2013

TIENIMI

listening to Sia, Lullaby


Cullami. 
Disegna una nube colorata. Riempila di parole soffici e sorrisi luminosi, come sai fare.
Lasciala galleggiare nell'aria, sopra di noi. Voglio alzare il naso e guardare la vita filtrarci attraverso.
Mi stringo a te e annuso l'aria intorno. Sai di buono.

Mastico le caramelle rosa che mi hai regalato. Il profumo di fragola si mischia al tuo odore caldo. Abbracciami e lasciami riposare, non smettere di guardarmi.

Cullami. Non lasciarmi andare.